Museo d'Arte Sacra - Parrocchia di San Lorenzo - Campiglia Marittima

Parrocchia di San Lorenzo - Campiglia M.ma
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Museo d'Arte Sacra

Storia

(sopra) alcune immagini degli scavi (luglio 1991)
(sotto) la Sala delle Volte prima dell'allestimento del Museo (2003)

 
 

Il Museo inaugurato l’11 luglio 2003, è collocato in due locali sottostanti la chiesa di San Lorenzo, ai quale si accede da via della Libertà. La sala più ampia è costituita quanto rimane dell’edificio medievale che, con una parte di terreno, fu acquistato nel 1277 per costruire l’attuale chiesa di parrocchiale. Questi ambienti, divenuti dopo il '500 luogo di sepoltura, furono riportati alla luce da uno scavo archeologico nel 1991 e successivamente restaurati perchè vi trovasse collocazione il Museo.

Nell’esposizione di arte sacra, si raccolgono arredi liturgici di proprietà dell’antica Propositura di Campiglia Marittima.
In una prima sezione è stata collocata una piccola collezione di reperti lapidei medievali, tra i quali una bella colonna ofitica (XIII sec)  e due cornici, frammenti di balaustra (IX-X sec)
Di particolare bellezza un Crocifisso in bronzo, già attribuito al Giambologna, ma più probabilmente opera dell’allievo: Antonio Susini (1580-1624)
Tra i paramenti: un  parato completo  realizzato con un prezioso tessuto di manifattura francese laminato in argento e con decorazioni in oro, databile alla seconda metà del 1600.
Ampia è la collezione di reliquiari, tra i quali spicca quello a tempietto che custodisce la reliquia del cosiddetto “latte della Madonna” (fine XVI sec)
Nella sezione degli argenti: calici, ostensori, cartegloria, leggii da altare e crocifissi databili dal 1600 al 1800. Tra questi opere dell’argentiere livornese Spagna.
Interessante una scultura in alabastro, raffigurante il Cristo flagellato alla colonna, realizzata da un artigiano toscano e donata da un nobile pisano alla Compagnia del SS.mo Sacramento.
Tra i dipinti l’Ecce Homo: dipinto raffigurante Gesù con i segni della Passione, realizzato dal pittore fiorentino Alessandro Frigoni, detto Bazzicaluva. (1652)
Chiude la mostra un’esposizione di oggetti vari di carattere devozionale tra i quali: una formella in ceramica rappresentante la Sacra Famiglia (XV-XVI sec.) e alcune Via Crucis in madreperla incisa.


 
 
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